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Gli Osservatori di -skopìa

by Elena Petrucci

Ma non basta! Megatrend, tendenze, mode e i cigni neri non sono gli unici aspetti da tenere sotto osservazione se vogliamo superare l’ottica reattiva in favore di una visione proattiva.

Comprendere questi fenomeni, le loro interazioni profonde nel contesto delle realtà in cui si manifestano, comporta un monitoraggio e un continuo affinamento della capacità di analizzarli in maniera critica. Solo così si può ottenere una maggiore perspicuità di medio-lungo termine su ciò che potrebbe accadere, ma anche un certo vantaggio competitivo da non sottovalutare. Per questo -skopìa, già da anni, ha istituito al suo interno una serie di Osservatori che hanno un duplice intento: il primo riguarda l’allenamento delle capacità del futurista stesso che deve essere sempre in grado di visualizzare diversi futuri possibili e aggiornare le molteplici alternative che ne possono scaturire. Il secondo intento è quello di aiutare aziende e pubbliche amministrazioni a comprendere e sfruttare le interconnessioni tra i fenomeni che possono portare a novità e a controtendenze per cogliere nuove possibilità, nuovi spunti, nuovi servizi e nuove nicchie di mercato nei settori e negli ambiti di interesse.

Gli Osservatori di -skopìa sono nati infatti, in parte dai contributi delle costruzioni di scenari strategici e di altri esercizi di futuro svolti con i clienti, ma in parte anche dalla visione di lungo periodo applicata continuativamente mantenendo una costante attenzione su alcuni fenomeni e tematiche di particolare interesse. Gli Osservatori derivano dunque da esigenze concrete nella pratica degli esercizi di futuro, ma servono al contempo anche per "sensibilizzare" i nostri interlocutori su alcuni ragionamenti fuori dagli schemi e di lungo periodo. Gli Osservatori all’interno di un esercizio di futuro non sono utilizzati solo in fase di Documentazione, ovvero quando si ricercano informazioni in merito al tema oggetto dell’esercizio, ma anche per creare dei veri e propri “report di stimolo” che hanno lo scopo di dirigere l’attenzione dei partecipanti su aspetti spesso trascurati o non visti proprio sul tema che si sta indagando durante l’esercizio.

Ciascun Osservatorio contiene al suo interno una panoramica generale del fenomeno preso in esame con dati statistici e informazioni che ne descrivono la situazione attuale per poi identificare in maniera puntuale quali sono i megatrend, le tendenze, le mode e i segnali deboli che lo caratterizzano. Il punto più importante e distintivo di questi Osservatori è però la visione di lungo periodo, ovvero andare oltre la “semplice” descrizione del tema e del suo presumibile sviluppo nei successivi 3-5 anni, un arco di tempo ancora troppo attratto dal presente e dalle sue gabbie cognitive. L’originalità dei nostri monitoraggi sta nella volontà di andare oltre la visione mainstream e di stimolare ragionamenti originali, porre domande provocatorie per vedere cosa potrebbe succedere, quali sorprese potrebbero entrare in gioco, quali ripercussioni si potrebbero avere in una finestra temporale di 10-20 anni e oltre.

Nel concreto, l’utilità che una organizzazione può trarre dai nostri Osservatori sta nella capacità di leggere e decifrare gli eventi in maniera diversa, per riuscire a raccogliere, suddividere e infine selezionare le informazioni utili da quelle che non lo sono. Per esempio, se si è in grado di distinguere un megatrend da un’“esplorazione”, che ha molte analogie con un megatrend ma al contrario di quest’ultimo può essere ancora reversibile o deviabile, allora sapremo che davanti ad un megatrend non possiamo fare altro che attuare strategie di adattamento. Davanti ad un’esplorazione, proprio perché nella definizione di -skopìa appare come una serie coordinata di cambiamenti ancora aperti quanto al loro esito, allora potremo decidere azioni utili a indirizzare favorevolmente il cambiamento verso il nostro obiettivo. E lo potremo fare in tante maniere proprio perché la componente di incertezza del cambiamento può ancora produrre risultati diversi con importanti ripercussioni strategiche

Padroneggiare le differenze tra tutti questi concetti della terminologia degli Studi sui futuri e di conseguenza riuscire ad usare coerentemente questi strumenti intellettuali di indagine, ci consente di non confondere trend con megatrend oppure mode con trend e di acquisire invece una visione di lungo periodo per evitare di restare abbagliati da ciò che conta oggi, ma probabilmente sarà trascurabile domani, o di cadere vittima di entusiasmi del momento. Gli Osservatori e il duro lavoro di monitoraggio che li caratterizza diventano quindi uno strumento indispensabile nella cassetta degli attrezzi del futurista per anticipare i cambiamenti e per essere in grado di vedere il mondo che ci circonda sotto un’altra lente.

Per saperne di più seguite il Corso "Anticipare il Futuro" in collaborazione con Ideeventure oppure iscrivetevi al Corso di Alta Formazione "Professionista di futuro: scenari strategici e gestione delle incertezze" in partnership con Università eCampus, per informazioni e iscrizioni potete scrivere qui.

 

Fonti bibliografiche

Poli, R. (2019), Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l'incertezza, Milano, Egea.

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